Per il fisco italiano possedere un animale conviene più che assistere un familiare disabile!

La
presidentessa del Coordinamento delle famiglie con all’interno disabili
di grado medio-elevato, la dottoressa Simona Bellini, fa sapere che in
base alle istruzioni per la compilazione del modello 730 dell’Agenzia
delle Entrate si è rilevato come sia contemplata la deducibilità di
spese veterinarie per animali legalmente detenuti per attività sportive o
per sola compagnia. Cosa doverosa e giusta: anche i nostri piccoli
amici hanno dei sacrosanti diritti. Ciò che invece desta stupore amaro è
che quando si arriva alla voce “spese mediche di assistenza specifica
per disabili”
si legge che nell’elenco delle spese
mediche generiche e di quelle di assistenza specifica non compaiono
assolutamente i parafarmaci. Prodotti come la melatonina, o gli
integratori alimentari come le vitamine, i prodotti curativi naturali e i
prodotti da erboristeria, anche se acquistati in farmacia e/o
prescritti dal medico, non sono quindi deducibili.
Si noti che queste voci sono molto incidenti sul bilancio della famiglia
e i parafarmaci rappresentano un validissimo aiuto per persone
portatrici di disabilità. Infatti questa categoria di parafarmaci,
spesso a base vegetale, evita di “appesantire” l’organismo di queste
persone che già sono costrette ad assumere farmaci cosiddetti salvavita
come il Gardenale o altre benzodiazepine o tranquillanti, farmaci che
dovranno assumere vita natural durante. Quindi, siano deducibili
dall’Irpef al pari di quelli dedicati all’animale che vive con noi.
Ricordiamo che la civiltà di un Paese si misura infatti anche per
l’assistenza ai portatori di handicap!
Fonte: Il blog di Silvio Foini
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