Laicità e religione continuano ad intrecciarsi nella vita politica turca. Questa volta il leader islamico del Partito per la Giustizia e la libertà, che guida il Paese, Recep Tayyip Erdoğan, si riaffaccia sul tema dell’aborto, che definisce come atto criminoso, paragonabile all’omicidio, che, assieme al parto cesareo, mina la crescita della popolazione.

Si è fatto sentire anche il rappresentante dell’associazione degli avvocati di Istanbul, Hale Akgun, che ha ribadito come l’aborto sia un diritto delle donne per legge, che tutela quella parte di popolazione che non può permettersi un bambino, la cui nascita potrebbe essere un danno sia psicologico, che economico.
Fonte: La Perfetta Letizia
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